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Un dominio internet per la comunità lgbt

Alcuni gruppi gay statunitensi e del Sud Africa hanno iniziato una crociata per la creazione di un top-domain dedicato ai gay. I top-domain sono la parte finale di un normale indirizzo internet, giusto per intenderci il classico .com o .it che vediamo negli indirizzi dei vari siti. Tali domini vengono definiti da un'associazione no-profit chiamata ICANN, ed è propio a loro che è stata avanzata la richiesta per la creazione di un dominio ".gay".
L'approvazione del dominio potrebbe aver luogo verso la metà del 2010 e già alla fine di quell'anno potrebbero vedere la luce i primi siti che facciano uso di quel dominio.
La notizia, però, non è stata ben accolta da tutti. C'è chi sostiene che alla fine possa essere solo una mossa pubblicitaria e niente di più. In fin dei conti un dominio può essere usato come si vuole dal proprietario e diventa difficile credere che i domini .gay possano rimanere legati solo al mondo lgbt e non essere utilizzati anche da chi ne voglia far uso per scopri commerciali, razzisti o di propaganda. Un po' come i domini .tv assegnati allo stato del Tuvalu ma spesso usati da reti televisive o domini .fm degli Stati Federati di Micronesia utilizzati da numerose stazioni radio. Il dominio .gay, insomma, andrebbe a definire un target ma nessuno può garantire che di per sé sia un filtro per evitare di incappare in contenuti diffamatori o contrari alla causa lgbt.
Dall'altra parte i promotori della campagna affermano che il dominio, se ben organizzato, sarà di aiuto alla comunità gay per connettere gli utenti lgbt.
Non resta che attendere per vedere se il dominio sarà accettato dall'ICANN e quale sarà l'uso che ne conseguirà.


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