Sciopero della fame in diretta web per il diritto di spostarsi


Si chiamano Francesco (38 anni) e Manuel (22 anni) e sono due ragazzi gay che, come molte altre, vorrebbe legalizzare davanti allo stato la propria unione. Per protestare contro il mancato inserimento in calendario di una discussione parlamentare sulle unioni civili, hanno deciso di organizzare una protesta particolare. I due hanno organizzato uno sciopero della fame e hanno allestito un loro sito dove poter seguire la loro protesta in diretta web grazie ad una webcam installata nella loro abitazione di Savona. La richiesta è semplice: i due minacciano di non mangiare fino a quando Montecitorio non metterà in calendario una proposta di legge sui matrimoni gay.
Il motivo scatenante del loro desiderio di potersi sposare civilmente nasce da un fatto che ha colpito Francesco qualche tempo fa: «Una sera -racconta il ragazzo- durante un viaggio in Grecia, sono stato vittima di una grave aggressione omofobica. Mentre ero all'ospedale pensavo: se da qua non uscirò vivo, Manuel perderà tutto. Non solo me, ma anche tutti i miei averi, la casa, le pensione, tutto. Noi due viviamo come marito e moglie, ma per la legge italiana Manuel non ha alcun diritto, non esiste. E queste cose non sono accettabili in uno stato di diritto».
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