Silvio si prende l'Italia e gli omofobi il suo sito...


Se n'è parlato molto oggi. Secondo quanto pubblicato dall'agenzia stampa Dire, Silvio Berlusconi fonderà un nuovo partito (reso necessario dall'impossibilità di continuare ad usare il nome attuale dopo l'uscita del co-fonbdatore Gianfranco Fini dal Pdl) che pare si chiamerà "Italia".
Inutile dire che l'idea di un'auto attribuzione di un nome che dovrebbe appartenere a tutti ad una singola fazione politica non è piaciuta a molti. C'è anche chi ha rievocato il ricordo del 1994, quando la nascita dell'allora "Forza Italia" privò di uno slogan gli sportivi, costretti a dover portare allo stadio striscioni alternativi con scritte del tipo "Italia olé" o "Forza azzurri". Se ora il nome stesso dei una nazione sarà riconducibile ad un partito, il rischio è quello di non avere più un nome con il quale identificarsi come popolo.
Ma se Berlusconi si sta prendendo il nome del Paese, c'è chi ha pensato bene di prendersi il suo sito Internet. Per tutto il pomeriggio era sufficiente digitare l'indirizzo www.partitoitalia.com per ritrovarsi in quella che si spacciava per l'home page del nuovo movimento. L'autore, però, non era lo staff del presidente, ma quello del sito internet "Da Uomo."
Di loro ci eravamo già occupati qualche mese fa, in occasione della loro pubblicità omofoba pubblicata su Facebook in cui si sosteneva che il loro sito era solo per uomini veri e che i gay non erano ammessi. Alle proteste seguì la pubblicazione di uno slogan in cui si dichiaravano sostenitori dei gay, anche se dagli gli articoli che si possono leggere tutt'oggi pare pare che non abbiano certo perso il vizio. Sulle loro pagine, infatti, si possono trovaredelle vere e proprie perle di ignoranza del tipo «Quali orizzonti di demenza giovanile ci toccherà ancora osservare prima di giungere alla conclusione che se ci sono tanti gay in giro deriva tutto dalla mancanza di modelli maschili?» o, ancora, in occasione della battuta del Presidente del Consiglio sui gay «Berlusconi è stato fin troppo rispettoso della vostra specie. Perché meritavate di sentirvi ben altre parole. Tanto di cappello Signor Presidente, grazie ancora per rincuorarci di aver votato dalla parte giusta»). Che il sito cerchi talvolta di sembrare ironico è un dato di fatto, ma qui come minimo si sconfina nel cattivo gusto e i toni usati non sembrano eliminare del tutto il sospetto che certe cose le pensino davvero... ma, tornando all'Italia (il partito, non il Paese) il loro spacciarsi per sito ufficiale deve avergli fruttato un bel po' di traffico e di visibilità. La cosa, però, probabilmente non dev'essere piaciuta a qualcuno (magari anche per l'accostamento dell'immagine del partito a quella di articoli di spessore come "Tecniche per conquistare una donna sui mezzi pubblici" o "Come chiedere il numero di telefono ad una donna"), tant'è che già dalle prime ore della serata il sito risulta irraggiungibile.

Update 12/01: Il sito risulta ora raggiungibile, ma è stata aggiunta -ben visibile sotto il logo- la dicitura "Sito non ufficiale". I proprietari del dominio hanno anche reso pubbliche le prime statistiche, parlando di 120mila visite nel primo giorno. Viene indicata anche l'intenzione di cedere il dominio a titolo gratuito al Pdl.
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