Da Piazza Repubblica al Circo Massimo


Si è svolta ieri a Roma la parata che ha chiuso l'Europride 2010 di Roma. Un serpentone variopinto ha invaso le strade cittadine, partendo da Piazza Repubblica fino al Circo Massimo.
Una festa ma anche l'occasione per far sentire la propria voce, chiedere maggiori diritti per la comunità lgbt e mostrare la propria normalità. Molti i cori e gli striscioni che hanno preso di mira la politica omofoba del pontefice e quei politici che hanno iniziato una vera e propria crociata contro le coppie gay. Molte anche le bandiere, da quelle dell'Arcigay a quelle dell'Agedo (l'associazione genitori di omosessuali), del Mieli, della Cgil e del Pd.
Giunti al Circo massimo, gli organizzatori hanno annunciato: «Siamo un milione!». A seguire l'attesa esibizione di Lady Gaga. Dal palco la pop star non si è limitata a cantare, ma ha anche lanciato il suo messaggio a favore dei diritti per la comunità lgbt: «Non vogliamo essere trattati se non da esseri umani -ha affermato- Dobbiamo porre fine alla discriminazione, all'ignoranza. Sono figlia della diversità e ogni volta che affronto questi argomenti mi chiedono se sono lesbica. Non è una domanda: io sono una che sente l'obbligo morale di fare del mondo un posto migliore».
Lady Gaga ha poi ricordato la difficile situazione che vivono gay e lesbiche in Lituania, Russia, Polonia, Ungheria, Libano e nei Paesi mediorientali, concludendo con un appello per il riconoscimento dell'unione omossessuale: «Sono qui oggi perché cittadina del mondo, e chiedo ai governi di facilitare questo nostro sogno di uguaglianza. Non ci dividete. Quando arriverà il giorno del nostro matrimonio?».
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