Sul web si rincorrono voci sul possibile arresto per stalking del direttore di Pontifex Roma


Pontifex Roma è il nome di un giornale ultra-cattolico online che la comunità lgbt ha dovuto, suo malgrado, imparare a conoscere. Anche se impegnato su molti fronti (non ultima la loro battaglia per chiedere il divieto alle spose di vestirsi di bianco se non più vergini), il tema dell'omosessualità è per loro un vera e propria ossessione, al punto che la loro azione viene da molti considerata una vera e propria crociata anti-gay.
Nelle loro pagine hanno trovato spazio le opinioni di tutti i principali omofobi della Chiesa, pronti a paragonare i gay agli animali, a voler negare loro la comunione o a dirsi certi che in paradiso non ci sarà posto per loro. Parole di per sé assurde, e che lo potrebbero diventare ancor di più se la notizia che sta circolando per la rete riguardo al pulpito da cui sono state lanciate le accuse venisse confermata.
Ma andiamo con calma. Qualche giorno fa la stampa locale ha riportato la notizia dell'arresto di B.V., uno stalker 46enne che ha perseguitato per lungo tempo una ragazza di 26 anni di cui si era invaghito. Dopo averla conosciuta sul posto di lavoro, infatti, avrebbe iniziato a tempestarla con richieste a sfondo sessuale attraverso messaggi, email e telefonate in piena notte. L'uomo si sarebbe spinto anche a lasciarle il fegato di un animale morto accanto al citofono. la ragazza si è trovata così costretta ad abbandonare il proprio posto di lavoro e ha iniziato a dover vivere in uno stato di costante preoccupazione. Le forze dell'ordine sarebbero riusciti finalmente ad arrestare l'uomo dopo averlo trovato nei pressi dell'abitazione della ragazza nell'atto di scrivere alcune minacce su di un muro.
Cosa c'entra questa storia con Pontefex Roma? Ebbene, secondo alcune voci che si stanno rincorrendo sul web, B.V. non sarebbero altro che le iniziali di Bruno Volpe, il direttore e principale animatore del sito.
Al momento i gestori di Pontifex si sono rifiutati di dare una risposta a chi li ha interpellati per avere chiarimenti sulla vicenda, anche se pare che qualcuno si sia lasciato sfuggire una dichiarazione riguardo al fatto di "non poter smentire" la notizia.
Per conoscere la realtà dei fatti non rimane che attendere ulteriori sviluppi. Certo è che, in caso di conferma, lo scenario sarebbe aberrante e verrebbe da domandarsi che cosa animi lo spirito omofobo di persone che celano segreti e gesta ben più gravi.
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