La Rai censura il matrimonio gay di una sere tedesca


Due uomini che si sposano in un convento, fra la gioia delle suore e del sindaco che sta celebrando la funzione. È quanto si vede nell'ottava puntata della serie televisiva "Un ciclone in convento" dal titolo "Romeo e Romeo". Puntata che, seguendo la normale sequenza degli episodi, sarebbe dovuto andare in onda proprio ieri mattina su Rai Uno. Peccato, però, che la rete di viale Mazzini abbia trasmesso quella successiva dal titolo "Un nonno mitico" e dalle tematiche sicuramente meno controverse.
La serie va in onda dalla'8 gennaio 2002 su Das Erste, il canale nazionale della TV pubblica tedesca ARD, ed è sbarcato in Italia nel 2004.
Non è la prima volta che la Rai finisce nell'occhio del ciclone per via di una certa facilità nel mettere mano alle forbici in presenza di scene gay. È celebre, ad esempio, il caso di Brokeback Mountains, trasmesso da Rai Due nel dicembre del 2008 dopo un'accurata depurazione da tutti i baci fra uomini (ma non delle scene eterosessuali). Le proteste dei telespettatori portarono alla riprogrammazione del film nel marzo del 2009, ma la pellicola venne trasmessa in tarda serata e in anticipo di un giorno rispetto a quanto comunicato. Poi, ancora, la versione censurata del film venne messa nuovamente in onda anche da Rai Movie nel settembre del 2010 e nel giugno 2011 (sostenendo in entrambi i casi che si sia fosse trattato di un errore tecnico).
Sotto le mani dei censori è finito anche un episodio del telefilm "Las Vegas" (trasmesso da Rai Due) nel quale è stato tagliato il bacio lesbico fra Mary e Sam.
In quest'ultimo caso, invece, al posto di ricorrere a tagli, si è preferito saltare direttamente l'episodio. Qualsiasi sia la motivazione che verrà fornita dalla Rai, è difficile non notare come le casualità, i disguidi e le varie scelte cadano sempre in un'unica direzione (quando si dice il caso!).
Dura la reazione di Paola Concia che ha commentato: «La Rai nelle mani del centrodestra, lontana anni luce dal sentimento degli italiani».
Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, ha aggiunto: «La decisione di censurare la puntata è stata presa da Rai Uno, ovvero Rai Vaticano, la rete più vicina alle gerarchie cattoliche. Il problema sono i dirigenti della televisione pubblica, i quali pensano che gli italiani non siano pronti a vedere scene di questo tipo. Non è così».
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