Buonanno: «Le sfilate dei gay mi fanno vomitare»


Dopo Scilipoti e Ciarrapico, un altro politico si scaglia contro il mondo gay. Si tratta del deputato leghista e sindaco di Varallo Gianluca Buonanno che, ospite di KlausCondicio, ha ostentato la propria omofobia.
Dapprima -forse anche con il desiderio di fare campagna elettorale attaccando il proprio avversario politico- ha affermato: «A pensare che Vendola possa diventare presidente del consiglio mi viene male. Ci dividono troppe cose. L'idea che una coppia gay possa adottare un bambino, ad esempio, la trovo inconcepibile. La coppia è fatta da un uomo e una donna. Due uomini non possono procreare e anche se volessero non avrebbero la possibilità di insegnare ad un bambino a crescere. Lo trovo diseducativo al massimo. So che in altri Paesi ci sono leggi che lo permettono, ma da parlamentare e da cittadino, se ci fosse un referendum in Italia voterei no».
Poi, in merito alla recente vittoria della destra alle elezioni politiche spagnole, risponde ad un commento riguardo al timore della comunità lgbt che il neo-eletto parlamento possa abolire le leggi sul matrimonio e sulle adozioni gay aggiungendo: «Speriamo! Io sono contrario. Penso che un omosessuale debba avere tutte le libertà possibili, ma vedere le sfilate di omosessuali è una cosa che mi fa venire il vomito. Penso che ognuno debba comportarsi in maniera normale e non esternare delle cose solo per fare clamore».
Da notarsi la classica costruzione della frase dove prima ci si auto-attribuisce piena oggettività nel giudizio e poi si spara una qualche affermazione omofoba nel tentativo che nella mente nell'auditore ancora echeggi l'auto-incesamento iniziale.
Poi, non pago di quanto già detto, attacca: «Ognuno ha la sua sessualità e questo va bene, ma i primi razzisti possono diventare loro. Se li attacchi sei cattivo e omofobo, mentre loro devono poter dire quello che vogliono. Penso che ci debba essere un equilibrio. Per quanto mi riguarda un uomo e un uomo non possono adottare un bambino, una donna e una donna non posso adottare un bambino o una bambina. La natura è natura. Ha mai visto un cane miagolare?».
In conclusione racconta una storia (vera o non vera che sia) con il tentativo di dimostrare le proprie tesi (ma finendo inevitabilmente per dimostrare quanto preconcetto ed ignoranza ci siano nelle sue parole, a partire dal voler attribuire le colpe di una persona ad un'intera comunità fino ad arrivare a parlare di omosessualità e pedofilia come se si trattasse della stessa cosa): «A scuola c'era un professore che sfruttava il fatto di essere professore e cercava di esternare questa cosa per avere rapporti con i maschietti. Ma nessuno dice mai queste cose, anzi le vittime sono sempre gli omosessuali. Pensate a provare anche alle denunce che si fanno in ambito ecclesiastico. Esistono cose imperdonabili e invece loro pensano che sia tutto dovuto. Ognuno deve stare al proprio posto. Loro hanno tutti i diritti, ma perché quando viene aggredito un omosessuale c'è sempre molto clamore e invece quando ad essere aggredito è qualcun altro non c'è lo stesso clamore? Questo non giova alle loro posizioni, perché a forza di fare le vittime diventano antipatici».
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