Secondo uno studio scientifico, i peggiori omofobi sono spesso gay repressi repressi


È una tesi già sostenuta da molti, ma che ora potrà avvalersi di basi scientifiche: le persone più omofobe sono in realtà spesso degli omosessuali repressi.
A sostenerlo è uno studio da tre università inglesi ed americane (quella di Essex, di New York e della California) pubblicata sul Journal of Personality and Social Psychology.
I ricercatori hanno condotto negli Stati Uniti e in Germania quattro esperimenti che hanno visto il coinvolgimento di 160 studenti ciascuno, durante i quali sono state misurate le differenze fra le dichiarazioni verbali sulle varie tipologie di sessualità ed il modo in cui si reagiva all'osservazione di immagini e parole legate ad omosessualità ed eterosessualità. In una fase successiva gli scienziati hanno poi analizzato la vita personale e l'educazione familiare di ogni soggetto, osservando anche le loro reazioni di fronte ad immagini di coppie gay ed eterosessuali.
Dall'analisi dei risultati è emerso che vi sarebbe un collegamento tra un'educazione sessuale repressiva e l'insorgenza di pregiudizi nei confronti degli omosessuali, così come alcuni gay che non sono riusciti a riconciliarsi con la loro propria sessualità potrebbero sentire il bisogno di reagire contro le persone omosessuali perché capaci di riportare in superficie i loro desideri repressi.
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