Oltre la metà degli studenti inglesi è stato vittima di bullismo omofobico


L'Università di Cambridge ha condotto uno studio sulle condizioni di vita negli istituti scolastici superiore dei gay, lesbiche e bisessuali del Paese. I dati che ne sono emersi non sono per nulla confortanti: il 55% di loro è stato vittima di episodi di bullismo omofobico, mentre il 99% ha sentito pronunciare la parola "gay" con accezione denigratoria all'interno della propria scuola. Come conseguenza, si è riscontrato anche che il 23% della popolazione gay in età scolare abbia pensato al suicidio e che il 565 si sia deliberatamente fatto del male.
A peggiorare la situazione è anche l'atteggiamento degli insegnanti: uno quarto dei ragazzi (e più di un terzo nelle scuole religiose) denuncia come non vengano presi provvedimenti nei confronti dei responsabili di insulti omofobici. Un gesto che non è solo di facciata, considerato come il tasso di bullismo scenda dal 71 al 43 per cento negli istituti in cui ciò avviene.
Il direttore della ricerca, Ben Summerskill, ha dichiarato: «È inaccettabile che oltre la metà dei gay si ritrovi a dover vivere quotidianamente un incubo a causa del bullismo, ed è profondamente preoccupante che in molte scuole gli insegnanti non siano riusciti a trovare modalità per contrastare efficacemente il fenomeno».
Parole di condanna sono giunte anche dal ministro dell'istruzione, Nick Gibb, che ha commentato: «Il bullismo omofobico, di qualsiasi forma e tipologia, è assolutamente inaccettabile. Nessun ragazzo dovrebbe vivere la paura, la persecuzione o ritrovarsi a dover abbandonare gli studi a causa del bullismo. Povertà e bullismo sono le due principali priorità del nostro governo».
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