Magnus Hirschfeld, uno dei padri del movimento di liberazione omosessuale


Magnus Hirschfeld (nato a Kolberg, in Germania, il 14 maggio 1868 e morto a Nizza il 14 maggio 1935) è un medico, sessuologo e scrittore di origini ebraiche, considerato tra i fondatori del movimento di liberazione omosessuale.
In gioventù lavorò come giornalista a Parigi, per poi far ritorno in Germania dove iniziò a svolgere l'attività di medico generico. Qui, nel 1896, pubblicò un opuscolo anonimo dal titolo "Saffo e Socrate" in cui affrontò il tema dell'amore omosessuale.
L'anno successivo, insieme ad Adolf Brand, Benedict Friedlaender ed altri esponenti del gruppo che ruotava attorno alla rivista gay "Der Eigene", fondò il Wissenschaftlich-humanitäres Komitee (Comitato scientifico-umanitario). Il gruppo si occupò di effettuare ricerche scientifiche sul tema, nella speranza che una maggior conoscenza dell'omosessualità avrebbe eliminato l'ostilità della popolazione e delle istituzioni nei confronti dei gay. Inoltre il gruppo si prefiggeva di chiedere l'abrogazione del paragrafo 175 del codice penale tedesco, ossia l'articolo in cui l'omosessualità veniva criminalizzata.
Si lanciò una petizione, ma anche all'interno dello stesso comitato si generarono malumori e dissensi per la sua scelta di ricorrere ad un'analogia tra omosessuali e storpi per spiegare il perché i gay non dovessero essere perseguitati, così come non convinse la sua teoria secondo cui tutti i gay maschi dovessero essere necessariamente effeminati. Fatto sta che alla fine riusci a raccogliere oltre 5 mila firme per abolire il paragrafo 175, ottenendo anche l'appoggio di alcuni fra i più importanti intellettuali tedeschi dell'epoca (fra i firmatari compaiono anche Albert Einstein, Hermann Hesse, Thomas Mann, Rainer Maria Rilke e Lev Tolstoj).
La petizione raggiunse il Reichstag nel 1898, trovando l'appoggio solo di minoranza del Partito socialdemocratico tedesco.
Hirschfeld decise dunque di far ricorso all'outing (ossia il dichiarare l'omosessualità di una persona che sta tenendo segreto il proprio orientamento) per far sì che alcuni politici si trovassero esposti e costretti a prendere una posizione chiara. Ciò mantenne vivo il dibattito il Parlamento e nei primi anni venti la proposta iniziò a fare passi in avanti.
Nel 1919 Hirschfeld fondò l'Institut für Sexualwissenschaft (Istituto per la ricerca sessuale). La struttura conteneva una tra le più grandi biblioteche al mondo dedicate alla sessualità ed offriva servizi medici educativi e consultivi ai visitatori.
L' ascesa partito nazionalsocialista bloccò ogni speranza di abrogazione del paragrafo 175, una norma che i nazisti andarono addirittura ad aggravare. Il il 6 maggio 1933 la Gioventù Hitleriana assaltò e bruciò l'Istituto e tutti libri in esso contenuti, costringendo Hirschfeld -che in quel momento si trovava fuori Berlino per una conferenza- all'esilio.
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