Vladimir Luxuria lancia una petizione per chiedere la depatologizzazione della transessualità


Se l'omosessualità è stata rimossa dalla lista delle malattie mentali dell'Oms solo il 17 maggio del 1990, la transessualità ancora ne fa parte. È incredibile ma, nonostante le richieste avanzate da vari Paesi e la risoluzione votata nel 2011 dal Parlamento Europeo, la transessualità è ancor oggi in quella lista.
Una classificazione assurda, ma che rischia di alimentare disinformazione e discriminazioni dei confronti delle persone transessuali. Ed è proprio per questo motivo che Vladimir Luxuria -in occasione della Giornata Internazionale di Azione per la Depatologizzazione della Transesualità che si celebrerà il 20 ottobre- ha lanciato una petizione per chiedere la fine di questa vergogna.
«Non sono malata -scrive- In realtà sto benissimo. Ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) insiste nell'affermare che io sia malata: la transessualità, infatti, è nella loro lista delle malattie mentali […] L'Oms sta rivedendo la classificazione. È il momento di dirlo chiaro e forte: i transessuali non sono malati. Come è successo con l'omosessualità, che è stata tolta da tale elenco nel 1990, è arrivato il momento di smettere di stigmatizzare le persone transessuali».

La petizione è online all'indirizzo www.change.org/iononsonomalata.
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