I gay italiani temono la loro terza età


I gay italiani sono preoccupati dalla loro vecchiaia e di come vivranno la propria condizione di anziano omosessuale. È quanto emerge dall'indagine "Omosessualità e anzianità in Italia", condotta dal sociologo Raffaele Lelleri per conto di Spi-Cgil e di Equality Italia.
I dati raccolti si basano su un campione di oltre duemila persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Il 55% di loro dichiara di essere preoccupato per il proprio domani, il 38% si dice certo che la propria vita da anziano sarà peggiore di quella attuale e solo il 23% si dichiara fiducioso verso il futuro. Il 28%, infine, non ha saputo dare una risposta su cosa aspettarsi per il proprio avvenire.
Per quanto riguarda la società, il 52% è convinto che oggi essere anziani ed omosessuali rappresenti una situazione di svantaggio rispetto ai propri coetanei eterosessuali, il 22% è stato più drastico nel sostenere che l'essere gay sia sempre uno svantaggio mentre il 17% ritiene che l'età non influisca sulla propria condizione.
La maggior parte
Il 40% ritiene che condizioni di vita degli anziani omosessualità siano probabilmente migliorate rispetto a dieci anni fa, il 17% si dice certo del miglioramento mente il 30% la reputa invariata. Inoltre il 53% pensa che la propria condizione probabilmente migliorerà nel prossimo decennio, il 16,5% si dice certo del cambiamento mentre il 18% è convinto che tutto che resterà uguale ad oggi.
Carla Cantone, segretario generale dello Spi-Cgil, ha commentato: «Nella giustizia sociale devono trovare un posto di parità di diritti anche gli anziani e le anziane che vogliono vivere la propria omosessualità in libertà e in pace. Senza essere emarginati, perseguitati o derisi. I diritti di queste persone devono imboccare la strada giusta ed è per questo che devono essere rimossi tutti gli ostacoli culturali, sociali e politici che fino ad oggi hanno impedito loro di vivere alla luce del sole la propria esistenza».
Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, ha aggiunto: «Quasi un milione di anziani omosessuali sono doppiamente discriminati: invisibili nella comunità gay e invisibili nella società. Il nostro impegno è quello di proseguire con determinazione promuovendo formazione e informazione in tutta Italia, di introdurre nella contrattazione sociale territoriale il tema delle discriminazioni e di attuare azioni concordate con i sindacati europei».
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