La Germania boccia l'equiparazione fiscale fra coppie gay ed eterosessuali


Nel 2001 la Germania ha introdotto le Lebenspartnerschaft, ossia le unioni civili riservate alle sole coppie gay (il modello proposto da Bersani all'interno del Pd). Nel corso del tempo quelle unioni hanno ottenuto gli stessi diritti di quelle eterosessuali, con l'escursione di quelli fiscali e dell'adozione.
Una disparità finanziaria che non ha mancato di generare malumori e che è sttata più volte denunciata come discriminatoria alla Corte costituzionale.
Un spiraglio di luce si era visto lo scorso agosto, quando 13 membri del Cdu (il partito al potere) avevano proposti di abolire quella disparità dato che i presupposti alla base di una coppia gay sono gli stessi di quelli di una coppia etero, ossia «Due persone che si sostengono l'un l'altra e che vogliono assistersi a vicenda nei periodi difficili».
La cancelliera tedesca Angela Merkel aveva già annunciato la propria contrarietà all'equiparazione fiscale fra coppie gay ed etero e, durante il Congresso in corso ad Hannover, ha condotto ieri il Cdu al definitivo rigetto della proposta.
Da sottolineare è la motivazione addotta dal leader del Cdu in Sassonia, Steffen Flath, che ha appoggiato il fronte del «no» affermando: «Dio ha creato la donna e l'uomo e credo che ciò significhi qualcosa».
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