Berlusconi riabilita Mussolini (ma poi ritratta)


Forse qualcuno dovrebbe provare a spiegare ad alcuni politici italiani quale sia il significato della Giornata della memoria. Se da una parte Carlo Giovanardi ha scelto di celebrarla negando che l'omocausto sia mai esistito, Silvio Berlusconi ha colto quell'occasione per provare a riabilitare la figura di Benito Mussolini.
Presentatosi a sorpresa all'inaugurazione del momoriale sulla Shoah (una presenza «dovuta», ha asserito), il leader del Pdl ha bollato le leggi razziali come «la peggior colpa di Mussolini». Ma poi, però, ha aggiunto che il Duce, «per tanti altri versi, invece, aveva fatto bene».
In merito alle parole di scuse pronunciate in Germania dalla cancelliera Merkel, Silvio Berlusconi ha voluto cogliere l'occasione anche per relativizzare la responsabilità italiana: «Non abbiamo la stessa responsabilità della Germania. Ci fu, da parte nostra, una connivenza che, all'inizio, non fu completamente consapevole».
Poi, dopo il coro di proteste sollevato da quelle parole, Berlusconi ha fatto retromarcia in serata (parlando, come suo solito, di un fraintendimento): «Le mie analisi storiche sono sempre state fondate sulla condanna delle dittature: mi rammarico perciò di non aver esplicitato questo dato fondamentale in una delle tante risposte volanti che ho dato stamani».
Va detto che non è la prima volta che Silvio Berlusconi cade sullo stesso argomento. Nota, ad esempio, è la sua barzelletta sull'olocausto degli ebrei, pronunciata davanti al Palazzo di Giustizia di Milano nel 2010.
Nel 2007, invece, finanziò la OVO s.r.l., una media company incaricata di dar vita ad una video-enciclopedia che avrebbe dovuto veder la luce nel 2009. Il progetto venne bloccato (e la società fu messa in liquidazione) dopo che trapelarono alcune notizie riguardo al revisionismo storico che l'avrebbe dovuta caratterizzare con la scusa di controbattere la storiografia dominante (a detta di Berlusconi, in mano alla sinistra). Tra i personaggi rivalutati non mancavano nomi come quelli di Hitler e Mussolini.
Ed ancora, nel 2003 dichiarò al periodico britannico The Spectator che Mussolini, a differenza di Saddam Hussein, non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbe limitato a mandare «la gente a fare vacanza al confino». Anche in quel caso ritrattò, sostenendo di aver difeso Mussolini solo «come atto di patriottismo» in difesa di un connazionale.

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