A Bologna il M5S promette i matrimoni gay. Ed altrove?


Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale e i vari candidati stanno tentando il tutto per tutto pur di aggiudicarsi i voti degli indecisi. Mentre Berlusconi sta inviando milioni di lettere per promettere la restituzione dell'Imu in cambio del voto al suo partito (presentandola quasi come una sua concessione personale, anche se l'esborso promesso sarebbe comunque a carico dello Stato e, quindi, di tutti) e mentre la Lega impone ai cittadini di Lodi di esporre il logo del proprio partito sull'autovettura se vogliono parcheggiare negli spazi comunali, il Movimento a 5 Stelle di Bologna ha provato a strizzare l'occhio ai gay realizzando un video per promettere l'istituzione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Peccato, però, che sul programma del movimento non ci sia alcun punto al riguardo e che lo stesso Beppe Grillo dichiarò che sull'argomento avrebbe dovuto decidere la gente attraverso un apposito referendum.
Se poi si aggiunge l'apertura ai neofascisti di CasaPound e la presenza nelle loro liste di personaggi come Francesco Perra (candidato in Sardegna e divenuto tristemente noto per essere andato in televisione a paragonare i matrimoni gay a quelli tra animali), forse un video pubblicato su YouTube alla vigilia delle elezioni appare come un gesto troppo tardivo ed isolato per dare una effettiva rassicurazione sulla volontà di muoversi in quella direzione (per la serie verba volant, scripta manent, qualcosa di scritto e di condiviso sarebbe stato un po' più rassicurante).

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