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L'Italia nega l'asilo ad un gambiano perseguitato perché gay

Un uomo di nazionalità gambiana ha chiesto asilo politico in Italia perché perseguitato in patria a causa della propria omosessualità. In Gambia, infatti, la sezione 147 del Codice penale prevede che una persona di sesso maschile che, sia in pubblico che in privato, commette un «atto di grave indecenza» con un'altra persona di sesso maschile o induce un'altra persona di sesso maschile a compiere un atto di questo tipo con lui sia da considerarsi colpevole di un reato e da punire con la reclusione per un periodo di cinque anni.
L'audizione in Commissione (passaggio fondamentale per il rilascio di un permesso di soggiorno per protezione internazionale o per la concessione dello status di rifugiato) è durata per più di cinque ore, ma ha avuto esito negativo. Il motivo del rigetto è da ricercarsi probabilmente nella presenza di precedenti per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, reati per cui l'uomo ha già scontato una pena in carcere.
Le pratiche di espulsione sono già state svolte e l'uomo rischia di dover rientrare nel Paese natale già domani. L'unica sua speranza è nell'accoglimento da parte del tribunale di un provvedimento di sospensiva che dovrebbe permettere all'uomo di poter restare nel nostro Paese sino al termine del processo di appello.

Via: L'Unità


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