Gambia: le autorità invitano a denunciare i propri figli se si sospetta siano gay


Lo scorso settembre il Gambia ha inasprito le pene nei confronti della popolazione lgbt ed ha inalato la precedente pena detentiva fissata a 14 anni di carcere all'attuale ergastolo.
Secondo quanto riportato dalla televisione di stato, lo scorso lunedì tre persone sono state arrestate per omosessualità e rischieranno ora una condanna a vita. La notizia è stata annunciata come una giusta pena per uomini colto a compiere «atti disumani» (probabilmente un eufemismo per definire il sesso consensuale) e nell'occasione il capo dell'agenzia di intelligence nazionale si è spinto sino ad invitato la popolazione a contribuire a «sradicare» l'omosessualità dal Paese. In particolar modo si è chiesto a genitori e proprietari di casa di riferire alle autorità qualsiasi «comportamento anomalo» dovessero notare
Lo scorso mese Amnesty International ha accusato le autorità locali di essere pronte a sottoporre alla tortura gli uomini accusati di omosessualità al fine di estorcere una confessione. Secondo le informazioni raccolte dall'organizzazione per i diritti umani, i prigionieri verrebbero picchiati, rinchiusi in isolamento e minacciati di violenze sessuali.
Il Gambia è un paese a maggioranza musulmana con una popolazione di circa due milioni di persone. Il pil pro-capite è di soli 500 dollari, collocandolo fra i Paesi più poveri del mondo.
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