Verso il voto: i risultati della campagna "Tempo scaduto"


A seguito della sua campagna Tempo scaduto, Arcigay ha reso noto i risultati delle sue sollecitazioni al mondo politico per chiedere un impegno a favore dei diritti civili dei gay.
Sono oltre 300 i candidati che hanno risposto direttamente all'appello, con l'adesione formale all'agenda di Arcigay da parte delle direzioni nazionali di Sinistra Ecologia Libertà e di Rivoluzione Civile per Ingroia, nonché il sostegno espresso dalla segreteria nazionale dei Giovani Democratici del PD e da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle.
«Siamo molto soddisfatti -ha dichiarato Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay- grazie a Tempo Scaduto sono stati espressi centinaia di sì ai matrimoni, alla lotta all'omo-transfobia, alla cancellazione della legge 40 e a soluzioni innovative per il benessere delle persone trans. Sono questioni laiche su cui il Paese, nei suoi candidati di centro sinistra e in forze che si presentano per la prima volta alle elezioni politiche, esprime ampie convergenze. C’è la ferma volontà di traghettare l'Italia fuori dall'inerzia sui diritti umani che ha vissuto negli ultimi anni».
Ed ancora: «A guardare bene i risultati, i candidati in posizione considerata eleggibile di Sel, Rivoluzione Civile e Movimento 5 Stelle hanno massicciamente aderito alla campagna. I numeri ci dicono anche di una presenza importante e solida nel Partito Democratico orientata a soluzioni di totale parità come il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso. Sono tanti infatti i candidati del PD a Camera e Senato ad aver risposto favorevolmente ai nostri quesiti. Con tutta probabilità, a meno di una sciagurata rimonta delle destre omofobe, il prossimo Parlamento, se saprà unire trasversalmente le forze, potrà avere i numeri per traghettarci oltre la cortina di ferro dell'esclusione per legge delle vite e degli affetti delle persone gay, lesbiche e trans».
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