Sulle dimissioni del Papa spunta l'ipotesi di una "lobby gay" interna al Vaticano


L'ipotesi lanciata da Concita De Gregorio sulle pagine di La Repubblica è che dietro le dimissioni di Benedetto XVI possano esserci gli esiti del dossier sui Vatileaks commissionato dallo stesso pontefice. Secondo la ricostruzione, infatti, il Papa stesso ha incaricato tre cardinali ultraottantenni (che quindi verranno esclusi dal prossimo conclave) ad investigare sulle alleanze che si sono consolidate all'interno del Vaticano dopo la pubblicazione dei documenti riservati sottratti dalla dal suo ex maggiordomo Paolo Gabriele.
Le scrupolose indagini di Julián Herranz, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi avrebbero così portato alla stesura di un dossier, redatto in una sola copia composta da due tomi di quasi 300 pagine, consegnato nelle mani di Benedetto XVI lo scorso 17 dicembre, così come confermato anche da padre Federico Lombardi (il direttore della sala stampa vaticana).
Da quelle carte risulterebbe che fra le mura Vaticane ci sarebbero oscuri giri di sesso e denaro in quantità ben superiore a qualsiasi aspettativa. Ma non solo. Nell'articolo della De Gregorio si ipotizza che Benedetto XVI sia rimasto sconvolto anche nell'apprendere l'esistenza di una "lobby gay" interna alle mura vaticane, tra le più ramificate e influenti fra tutte quelle presenti nei Sacri Palazzi.
L'eventualità che il pontefice abbia maturato la decisione di dimettersi in seguito allo scandalo dei Vatileaks è stata categoricamente esclusa dal suo biografo, Peter Seewald, ma troverebbe conferme nella versione di Dino Boffo, attuale direttore dell'emittente dei vescovi Tv 2000, secondo cui la decisione del Papa ha l'obiettivo di «porre fine a una gestione del potere che può scandalizzare gli ultimi e gli umili».
A quanto si apprende, inoltre, i tre redattori del dossier sono già stati chiamati a partecipare ad un'udienza privata nel penultimo giorno del suo pontificato, mentre è già stato annunciato che le carte in suo possesso verranno lasciate in eredità al successore.
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