Le unioni gay tornano fra gli otto punti del Pd


Dopo la misteriosa scomparsa dei diritti civili dall'elenco degli otto punti programmatici con cui il Pd cercherà un dialogo con il M5S, Pierluigi Bersani è intervenuto sull'argomento in occasione dell'incontro con la direzione del partito. Ed è così che si apprende che il tema dei diritti per le coppie gay è stato nuovamente inserito, questa volta al punto 7 sotto il titolo di "Prime norme sui diritti". Quella dicitura includerà sia le norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per i minori nati in Italia, sia per le norme sulle unioni civili delle coppie omosessuali secondo il modello tedesco.
Se dopo la scomparsa del punto programmatico Arcigay aveva voluto ricordare «l'enorme opportunità di crescita per il Paese che offrirà la presenza nel prossimo Parlamento di una maggioranza laica. E l'impegno preso in campagna elettorale da molti dei candidati eletti per risolvere i problemi urgenti che affliggono gay, lesbiche e trans italiani», un plauso è giunto oggi da Fabrizio Marrazzo (portavoce di Gay Center) che ha dichiarato: «Bersani inserisce negli otto punti di programma anche le unioni civili gay. È un fatto decisamente importante che ora deve trovare sostegno in parlamento per diventare realtà. Spetta anche a Grillo e ai parlamentari 5 stelle sostenere questa proposta e favorire la nascita di un Governo capace di legiferare anche sui diritti civili. Un atteggiamento di chiusura sarebbe incomprensibile se non in una logica puramente di contestazione al sistema. C'è oggi una possibilità concreta di cambiamento che va colta».

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