Parigi: nuove violenze dai manifestanti contrari alle nozze gay


Il «sì» del Senato all'attesa legge sui matrimoni gay in Francia ha innescato reazioni sempre più violente da parte dei contestatori della norma. Si era iniziato con i danni intenzionali al prato degli Champs de Mars, per poi passare alle violenze di piazza e a vili aggressioni omofobe. Ma nel corso dello scorso week-end, la furia degli omofobi ha causato nuovi disordini in tutta la capitale.
Intenzionati ad imporre con la forza il proprio punto di vista, sono 67 persone le persone fermate nella notte tra sabato e domenica, colti dalla polizia mentre tentavano di montare delle tende davanti al palazzo del Parlamento mentre, sempre nella stessa sera, alcuni contestatori si sono organizzati su Facebook per bersagliare il ministro dell'Interno, Manuel Valls, all'uscita da un concerto.
Ed ancora, nella giornata di sabato alcune decide di persone hanno assediato la casa del deputato verde Francois de Rugy, mentre circa 450 persone si sono riunite nel palazzo dei Congressi di Nantes per disturbare un dibattito sull'Islam che prevedeva l'intervento del giornalista Caroline Fourest, considerato reo dai manifestanti per aver essersi schierato dalla parte della legalizzazione delle nozze gay.
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