Arriva «L'esercito di Sivio» per difendere il Cavaliere dalla giustizia


No, non è uno scherzo. A darne notizia è il quotidiano Libero che racconta come il solito "comitato spontaneo" abbia deciso di difendere Sivio Berlusconi dalla magistratura attraverso la fondazione dell'Esercito di Sivio.
Attraverso l'apposito sito web, i fedelissimi potranno rispondere alla chiamata alle armi ed iscriversi. Il tutto solo dopo aver sottoscritto un fedele giuramento: «Dichiaro di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni» (già, casualità vuole che il nome scelto sia lo stesso della trasmissione di auto-assoluzione sul caso Ruby mandata in onda in prima serata su Canale 5, ndr). Ma non solo. I candidati dovranno anche dichiararsi del tutto succubi a lui, asserendo «di riconoscermi in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato».
Chi lo desidera può anche diventare «comandante di un reggimento territoriale» attraverso una procedura che richiede l'invio di una foto (chissà a quale fine, dato che non è si dovrebbe trattare dell'elezione di Miss Italia, ndr) ed una breve motivazione del perché si ami Silvio. Se approvati, si potrà procedere «a gestire gli arruolati della tua zona, a reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio, a promuovere iniziative e manifestazioni sul tuo territorio e a partecipare attivamente a quelle organizzate a livello centrale».
«Arriva un momento nella vita in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo -asserisce Simone Furlan, albergatore veneto 37enne ed ideatore dell'iniziativa- Entro cinque o sei giorni saremo a 30.000 arruolati e circa trenta reggimenti in tutta Italia [...] Non lo sconfiggeranno mai perché noi saremo sempre al suo fianco».

Intanto, sul fronte politico, il Pdl ha presentato alla commissione giustizia un nuovo provvedimento già ribattezzato "Salva-Berlusconi". Il testo, confezionato da Francesco Nitto Palma, prevede sei mesi di sospensione per i procedimenti in corso se, a causa delle dichiarazioni rese, i magistrati coinvolti sono passibili di azione disciplinare da parte del Guardasigilli e del Procuratore generale della Cassazione. Inutile a dirsi, lo stop provocherebbe anche una maggiore probabilità che il tutto possa concludersi con la prescrizione dei reati.
Bisognerà ora vedere se l'ennesima legge ad personam potrà procedere indisturbata o se subirà un qualche stop, così come avvenuto nel caso della recente proposta firmata Pdl per chiedere il dimezzamento delle pene ai condannati per concorso esterno in associazione mafiosa.

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