L'app cristiana che promette di "curare" l'omosessualità in 60 giorni


Si chiama "Setting Captives Free" ed è un'applicazione per telefonini creata da un'organizzazione cristiana statunitense. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l'app promette di poter "curare" l'omosessualità in 60 giorni.
«Non si esiste un "gene gay" e non sei nato così, senza alcuna speranza di libertà» sentenzia la descrizione dell'applicazione, aggiungendo poi che «Si può essere liberati dalla schiavitù dell'omosessualità attraverso il potere di Gesù Cristo e della Croce!».
A far discutere non è soltanto il fanatismo insito nell'applicazione, ma soprattutto il fatto che sia stata pubblicata sia su iTunes che su Google Play. La Apple (che rigidamente sottopone ogni nuova applicazione a revisione redazionale) ha annunciato di aver ritirato l'app dal suo store e promette indagini interne per capire come ci sia finto. Google, invece, non prevede verifiche preventive ma si riserva la possibilità di bannare successivamente le applicazione: ad oggi, però, le proteste degli utenti sono rimaste inascoltate e l'applicazione risulta tutt'ora disponibile per tutti i dispositivi Android.
Andre Banks di AllOut ha dichiarato: «È ridicolo che qualcuno possa pensare che un un iPhone o un Android possano "curare" l'orientamento sessuale di una persona ed è facile riderci su. Ma ci sono persone vulnerabili che non si accettano e che cercheranno di usare questa applicazione nella speranza di poter cambiare sé stessi. Siamo molto preoccupati per tutti coloro che si faranno del male a causa di questa insensata applicazione».
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