Aggrediti a Sassari al grido di «Odiamo i gay»


È La nuova Sardegna a raccontarci la cronaca di una nuova aggressore omofoba avvenuta a Sassari, dove due ragazzi di 34 anni sono stati circondati e aggrediti da alcuni giovanissimi di età compresa fra i 17 e i 20. Il più grave di loro è tutt'ora ricoverato in ospedale per un trauma cranico e facciale, l'altro è stato dimesso con 15 giorni di prognosi.
I fatti risalgono alla notte fra sabato e domenica quando, verso le 3.30 di notte, nei presso di piazza Tola alcuni ragazzi si sono avvicinati ed hanno iniziato a lanciare insulti omofobi e razzisti.
«Hanno ripetuto ad alta voce che loro odiavano i negri e i froci -ha raccontato una delle due vittime- e noi abbiamo proseguito facendo finta di niente. Non pensavamo neppure che ce l'avessero con noi». Ma quando i due si sono seduti su una panchina per fumare una sigaretta, il branco li ha raggiunti e gli insulti sono ripresi. Non appena uno di loro si è alzato, la violenza ha avuto inizio: i ragazzini l'hanno colpito al volo con una cinghia per poi infierire con calci e pugni una volta caduto a terra in un lago di sangue. Poi è stato il turno dell'amico, picchiato fino a quando il gestore di un vicino bar (chiuso, ma ancora all'interno dello stabile) ha lanciato l'allarme dopo aver sentito le richieste d'aiuto che giungevano dalla piazza.
Sul luogo è intervenuto il 118 e solo in un secondo momento sono state chiamate anche le forze dell'ordine. A quel punto, però, dei ragazzini non v'era più traccia. Ora gli investigatori stanno cercando di risalire alla loro identità attraverso le registrazioni delle telecamere presenti nella zona.
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