I Giuristi per la Vita vogliono fermare la legge contro l'omofobia


Ancor prima che la discussione del progetto di legge contro l'omofobia sia giunta in Aula (arriverà il 22 luglio prossimo) si moltiplcano le iniziative di chi sta preventivamente cercando di ostacolarne l'iter.
Dopo la feroce presa di posizione da parte di Avvenire, è la volta dell'associazione cattolica Giuristi per la Vita (fondata lo scorso maggio con lo scopo di «promuovere, difendere e tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano», naturalmente premettendo che «ai fini del perseguimento delle finalità associative, nel concetto di vita viene ricompresa la struttura naturale della famiglia, intesa come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio»).
In un comunicato pubblicato dal presidente Gianfranco Amato, l'associazione lancia un appello a «tutti gli uomini di buona volontà, affinché venga scongiurato il rischio dell'introduzione di una simile normativa nel nostro ordinamento giuridico». Secondo loro, infatti, la norma «rischia seriamente di avere gravi ripercussioni sui diritti fondamentali dell'uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione, tra cui il diritto alla libertà di pensiero (art.21) e alla libertà religiosa (art.19)».
Il comunicato entra anche nel dettaglio e rivendica il diritto di poter affermare pubblicamente che l'omosessualità è una «grave depravazione» (si indicano anche dei versetti estrapolati che dovrebbero -a loro dire- aver precedenza sulle leggi della Repubblica e sui trattati scientifici), così come si pretende di poter predicare che gli atti compiuti dagli omosessuali «sono intrinsecamente disordinati» come deciso dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede.
Insomma, la tutela della persona e il suo diritto alla vita dovrebbero essere posti in secondo piano rispetto al diritto alla disinformazione e all'integralismo di chi vuole sostiene che gli atti omosessuali siano «contrari alla legge naturale» poiché «precludono all'atto sessuale il dono della vita e non costituiscono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale» come previsto dall'articolo 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Intanto La Nuova Bussola, Cultura Cattolica, Tempi.it e Riscossa Cristiana si sono già attivati per raccogliere firme per fermare la legge contro l'omofobia, in modo che i gay possano continuare ad essere discriminati e cristianamente picchiati per il solo fatto di esistere.
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