La Costa Rica approva "accidentalmente" le unioni fra persone dello stesso sesso


Lunedì scorso i legislatori della Costa Rica hanno approvato una proposta di legge che potrebbe portare al pieno riconoscimento delle unioni civili fra persone dello stesso sesso. La norma, infatti, è andata a modificare un testo che definiva le unioni come contratte esclusivamente tra un uomo e una donna, parlando ora più genericamente di un «diritto di riconoscimento, senza discriminazioni contrarie alla dignità umana, degli effetti sociali ed economici delle unioni di fatto».
La deputata José María Villalta pare non aver dubbi nel sostenere che quel «senza discriminazioni contrarie alla dignità umana» porti necessariamente al riconoscimento delle coppie gay.
Dello stesso avviso sono anche gli oppositori: Manrique Oviedo, da sempre contrario al riconoscimento delle unioni gay, si è precipitato dalla presidente Laura Chinchilla per chiederle di porre il veto alla proposta di legge, sostenendo di «sentirsi ingannato» e di «aver fatto un errore» nel votare. Ed è proprio questa la tesi sostenuta anche da altri deputati della sua area politica, pronti a sostenere che sia normale non leggere i testi di ciò che si vota in aula. Non manca anche chi ha colto l'occasione per dare libero sfogo alla propria omofobia, come nel caso di Vice Justo Orozco, pronto a sostenere che il caso dovrebbe essere esaminato attentamente perché «non si può dare diritti a chi non li merita».
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