Quattro olandesi arrestati in Russia per «propaganda omosessuale»


Putin era stato chiaro: la nuova legge contro la cosiddetta «propaganda omosessuale» avrebbe riguardato anche i cittadini stranieri e i turisti gay non sarebbero stati ben accetti in Russia. Ed è così che dalle parole si è passati ai fatti e quattro olandesi sono stati fermati ed interrogati dalla polizia con l'accusa di aver violato le nuove norme.
I fatti risalgono a domenica scorsa, quando i quattro sono stati fermati mentre stavano realizzando un documentario sui diritti lgbt a Murmansk, nel nord del Paese. Per loro è scattato l'arresto e si è proceduto ad interrogarli per ore e a sequestrare tutto il loro materiale realizzato. Maria Kozlovskaya, un avvocato vicino alla comunità gay di San Pietroburgo, sostiene che siano stati multati di 3.000 rubli ciascuno (circa 70 euro).
Pare anche che per il momento non ci sia stato ancora alcun foglio di via (come previsto dalle norme) dato che uno di loro, Van der Veen, ha scritto su Facebook che: «Anziché sedere su un aereo, siamo ancora a Murmansk. Il problema non è il documentario, ma la «propaganda omosessuale». Sta andando tutto bene ma non è chiaro cosa accadrà ora. Abbiamo ottenuto molto supporto dagli attivisti e dal consolato».
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