Amnesty bacchetta Germania ed Italia per l'assenza di tutele contro i crimini d'odio omofobico


«A causa di discriminazione, pregiudizio e violenze, in Europa sono molte persone continuano a nascondere il proprio orientamento sessuale ed identità di genere anche da colleghi, amici, compagni di scuola e familiari». È quanto denuncia un rapporto sullo stato di omofobia e transfobia presentato all'Unione Europea da Amnesty International.
Il documento punta il dito soprattutto contro le lacune presenti in molti ordinamenti, a causa delle quali la comunità lgbt risulta spesso vulnerabile alla discriminazione e persecuzione.
Ad esempio il codice penale tedesco, pur prevedendo aggravanti per i crimini d'odio, include specificatamente solo le motivazioni legate a xenofobia, antisemitismo e crimini politici, senza mai citare la transomofobia. Situazioni simili sono state rilevate anche nelle leggi di Italia, Bulgaria, Repubblica ceca e Lettonia.
È per questo che l'associazione umanitaria ha chiesto all'Unione Europea di rivedere le direttive esistenti in modo da garantire che si possano affrontare a livello globale tutte le forme di crimini di odio, compresi quelli lgati all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
«Le autorità devono fare miglioramenti in diverse aree -ha dichiarato Amnesty- Attualmente, ci sono lacune nella legislazione di molti Paesi europei, mentre le indagini e le azioni penali legate a reati d'odio risultano spesso errate. C'è poco sostegno per le vittime e, conseguentemente, c'è spesso riluttanza a denunciare i reati subiti alla polizia».
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