Diritti gay: come la pensano i Paesi del G20?


Venti delle principali economie del mondo sono riunite al G20 per discutere di questioni di importanza globale. Sono in molti ad auspicare che il tema dei diritti dei gay venga posto sul tavolo, così come alcuni capi di stanno hanno già promesso di voler fare. Il tutto prendendo spunto anche dalla sede stessa che ospiterà il vertice, dato che la città di San Pietroburgo ha fatto da apripista all'introduzione delle leggi sulla «propaganda omosessuale» in tutta la nazione.
In quest'ottica Pinknews ha realizzato un'interessante indagine per scoprire come le varie nazioni riunionite hanno deciso di affrontare il tema dei diritti lgbt. Vediamole nel dettaglio.

Arabia Saudita. Sotto la rigida della sharia, i diritti della comunità lgbt locale non sono riconosciuti. L'omosessualità è punita con il carcere, punizioni corporali e la pena di morte. Il governo saudito ha intrapreso azioni di repressione verso chiunque chiedesse maggiori diritti per gay e lesbiche e, lo scorso anno, arrivò a vietare ai gay di poter frequentare le scuole.

Argentina. I diritti della comunità lgbt argentina sono fra i più avanzati dell'America Latina, divenendo nel 2010 il primo Paese dell'area ad aver legalizzato il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Il paese offre anche il pieno diritto di adozione per le famiglie gay e, a partire dal 2012, i cittadini possono cambiare il proprio sesso senza bisogno di ricorrere alla sentenza di un giudice. Nonostante non esista una legge nazionale contro l'omofobia, le principali città (come Buenos Aires e Rosario) si sono attrezzate in tal senso con ordinanze locali.

Australia. L'omosessualità è stata depenalizzata nel 1997 e la nazione sta compiendo importanti passi avanti per garantire i diritti alla comunità lgbt. Il matrimonio fra persone dello stesso sesso non è possibile, ma lo stato riconosce alcune forme di unione civile. Il primo ministro Kevin Rudd, attualmente impegnato nella campagna elettorale, si è espresso a favore del matrimonio omosessuale, contrariamente al suo avversario Tony Abbot.

Brasile. Il matrimonio gay è stato introdotto nell'intero Paese nel maggio del 2013 e molti Stati hanno leggi che vietano la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale. Il cambio di sesso è completamente gratuito e coperto dalla mutua, anche se l'operazione richiede un parere positivo da parte di un operatore sanitario.

Canada. Il Canada è stata la terza nazione al mondo a legalizzare i matrimoni fra persone dello stesso sesso e a punire le discriminazioni legate all'orientamento sessuale. Il Ministro degli Esteri canadese, John Baird, si è espresso più volte in termini molto critici verso la Russia e le altre nazioni che risultano scarse in materia di diritti lgbt.

Cina. Il sesso fra persone dello stesso sesso è legale e il Ministero della Salute ha rimosso l'omosessualità della lista dei disturbi mentali nel 2001. Ciò nonostnte la legge cinese non riconosce le relazioni omosessuali esiste, il diritto all'adozione o una tutela contro le discriminazioni. Nel complesso la situazione è abbastana negativa e sono molte le associazioni che esprimono timore verso la limitata libertà di parola e di espressione presente nel Paese.

Corea del Sud. L'omosessualità e legale ma il riconoscimento dei cittadini lgbt è limitato. Gli sforzi sinora compiuti per approvare una legge per includere l'orientamento sessuale nella legge anti-discriminazione non hanno ancora avuto un esito positivo. La popolazione ha una scarsa conoscenza del tema e -nonsotante sia in crescita il numero di coming out fra personaggi famosi- sono molte le persone che preferiscono vivere nell'ombra.

Francia. Sotto il governo di Francois Hollande, il matrimonio egualitario e le adozioni per le coppie dello stesso sesso sono state legalizzate. Sono presenti leggic he tutelano sia l'orientamento sessuale che l'identità di genere e i transessuali possono legalmente cambiare il loro genere. Nel 2009 009 la Francia è diventato il primo paese al mondo ad aver rimosso la disforia di genere dalla sua lista di malattie.

Germania. I diritti della comunità lgbt hanno registrato un forte miglioramento dopo la riunificazione del 1990. Il matrimonio egualitario non esiste, ma dal 2001 le coppie dello stesso sesso possono accedere a speciali unioni. La legge tutela gay e lesbiche sul posto di lavoro e la cittadinanza è generalmente favorevole ad offrire pari diritti. Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha fortemente criticato la Russia per le sue leggi omofobe.

Giappone. Non visono leggi contro l'omosessualità ma neppure alcun riconoscimento giuridico delle relazioni fra persone dello stesso sesso, così come non esiste una protezione giuridica contro la discriminazione. La cultura del Paese e le maggiori religioni giapponesi non hanno tuttavia una particolare ostilità verso gay e lesbiche.

India. Nel 2009 l'Alta Corte di Delhi ha annullato una legge che criminalizzava i rapporti omosessuali sulla base della presunta violazione dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione indiana. Non esistono tutele legali per le persone lgbt né norme contro la discriminazione (neppure sul posto di lavoro). I transgender sono stati riconosciuti nel 1994 anche se la discriminazione sociale è molto diffusa e l'India non fornisce servizi medici sicuri che permettano ai cittadini di poter cambiare il proprio genere.

Indonesia. Nonostante l'omosessualità non sia un reato, le discriminazione e le violenze contro la comunità lgbt sono all'ordine del giorno. Nel 2002 la provincia di Aceh ha introdotto la sharia islamica, criminalizzando l'omosessualità. Quest'anno il vicesindaco di Banda Aceh ha asserito che l'esser gay sia «una malattia sociale che dovrebbe essere sradicata» ed ha introdotto una legge che punisce gli atti omosessuali con cento frustate inflitte sulla pubblica piazza.

Italia. Le coppie omosessuali e le famiglie formate da persone dello stesso sesso non godono delle stesse tutele legali previste per le coppie eterosessuali. Dal 2002 dsi discute la possibile introduzione di una norma contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, ma sino ad oggi nessun tentativo è mai andato a buon fine.

Messico. La situazione ha iniziato a migliorare nel 2001: il matrimonio egualitario è legale a Città del Messico e in Quintana, mentre in altre città sono state introdotte varie forme di unione civile. Dal 2003 sono state introdotte legge per la tutela contro le discriminazioni sul posto di lavor, anche se atteggiamenti particolarmente conservatori sono tutt'oggi diffusi in alcune aree della nazione. Recentemente un membro del Congresso ha argomentato la sua contrarietà al matrimonio egualitario sostenendo che il problema sia che «i gay non si guardano negli occhi durante il sesso».

Regno Unito. I diritti della comunità lgbt sono stati fortemente potenziati a partire dal 1997. Nel 2013 l'Inghilterra ed il Galles hanno introdotto il matrimonio egualitario e ci si aspetta che la Scozia segua presto l'esempio. Solo l'Irlanda del Nord non ha dato alcun segnale di voler introdurre i matrimoni gay, così come hanno stabilito che le coppie formate da persone dello sesso non siano idonee all'adozione dei bambini. Dal 2004 il servizio sanitario pubblico e privato permetto il cambiamento di sesso, anche se alcuni attivisti hanno espresso preoccupazione sul fatto che eventuali matrimoni vengano annullati dopo l'operazione (anche dopo l'introduzione del matrimonio egualitario).

Russia. L'attenzione mondiale è concentrata sulla Russia e sulle leggi anti-gay introdotte negli ultimi mesi. I rapporti omosessuali sono legali ma la legge vieta la Laquo;promozione» di relazioni «non tradizionali». Le adozioni da parte delle coppie gay sono illegali e la Duma si è attivata per impedire che bambini russi possano trovare casa in Paesi in cui i matrimoni fra persone dello stesso sesso siano legali.

Stati Uniti d'America. I diritti lgbt variano notevolmente a seconda degli stati. I rapporti omosessuali tra adulti consenzienti sono legale a livello nazionale dal 2003. A partire dal 2013 sono tredici gli stati che hanno scelto di riconoscere il matrimonio fra persone dello stesso sesso sia il presidente Obama che il vicepresidente Joe Biden hanno pubblicamente sostenuto il loro sostegno al matrimonio gay. Da segnalare è l'assenza di una legge federale contro le discriminazioni: una legge in materia è tutt'oggi ferma in Senato ed avrebbe dovuto introdurre garanzie contro le discriminazione effettuate sul posto di lavoro in base all'identità di genere o all'orientamento sessuale.

Sudafrica. Dopo la caduta dell'apartheid si è registrato un avanzamento anche in materia di diritti lgbt. È stato il primo Paese al mondo ad includere nella propria Costituzione un divieto esplicito alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale ed il quinto al mondo (e il primo dell'Africa) a legalizzare il matrimonio ugualitario. Il governo ha recentemente annunciato l'intenzione di introdurre nuove norme contro l'omofobia. Dal 2003 è possibile cambiare legalmente il proprio genere dal 2003 ed esistono già oggi alcune leggi generiche contro le discriminazioni.

Turchia. Le relazioni omosessuali sono legali dal 1858, ma lo stato non contempla in alcun modo l'orientamento sessuale o l'identità di genere nelle leggi sui diritti civili, così come non vi è alcun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. La situazione è tuttavia migliorata nel corso del 21° secolo ed il 12 agosto 2013 è stata annunciata l'intenzione di includere un esplicito divieto alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale all'interno della nuova Costituzione, attualmente in via di definizione.

Unione Europea. I trattati e i diritti previsti dall'Unione tutelano la comunità lgbt. L'omosessualità è legale in tutti gli Stati dell'UE e le discriminazioni sul posto di lavoro sono vietate dal 2000. Tuttavia le leggi dei singoli stati che la compongono sono molto diverse fra loro. L'accettazione dell'omosessualità da parte della società è comunque generalmente positiva un po' ovunque.
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