Pdl e Lega firmano un'interrogazione parlamentare per fermare le contestazioni ai convegni omofobi


Movimento per la vita, Comunione e liberazione ed Alleanza cattolica sono gli organizzatori di un convegno tenutosi a Casale Monferrato (TO) e finalizzato a sostenere che l'omofobia non esiste, che non è un'emergenza, che l'omosessualità può essere modificata e che una legge contro l'omofobia (ossia una cosa che per loro non esiste) rappresenta un rischio per la «libertà d'opinione».
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi dei relatori -fra cui Mauro Rondo (docente ordinario di diritto penale dell'Università di Padova) e Giorgio Razeto (avvocato, giurista per la vita e bioeticista)- alcuni attivisti di Arcigay Torino sono saliti sul palco per protestare attraverso cartelli colorati con scritto «L'omofobia non è un'opinione».
Una contestazione del tutto pacifica (così come testimoniato da un video realizzato durante il convegno) a cui i due relatori hanno risposto con un secco: «Non mi interessa dialogare con lei». Eppure l'accaduto ha fatto scoppiare un vero e proprio caso politico.
Alessandro Pagano, deputato del Pdl, ha lanciato un'interrogazione parlamentare ad Alfano, sostenendo che «gli organizzatori hanno deciso di interrompere per timore che la situazione potesse degenerare. A detta dei medesimi infatti esistevano serie possibilità che gli insulti potessero trasformarsi in vere e proprie aggressioni fisiche [...] Questo incredibile episodio conferma le denunce che da mesi rivolgiamo dalle sedi parlamentari sui rischi insiti nel ddl sull'omofobia e transfobia: coloro i quali, infatti, come i relatori del convegno di Casale Monferrato, osano criticare l'applicazione della legge Mancino all'omofobia e trans fobia e addirittura difendono la famiglia quale "societa" naturale fondata sul matrimonio fra uomo e donna, come recita l'art. 29 della Costituzione, sono sottoposti a censure violente e intimidazioni. Per tali ragioni, si è reso necessario rivolgere al ministro dell'Interno un'interpellanza urgente, a prima firma Pagano-Roccella-Molteni e sottoscritta da oltre trenta deputati di Pdl-FI e Lega, al fine di conoscere le valutazioni del governo in merito a questo grave episodio d'intolleranza in cui è stato impedito l'esercizio di diritti costituzionalmente tutelati quali la libertà di pensiero e la libertà di riunirsi pacificamente, nonché per sollecitare gli opportuni interventi nei confronti degli autori e in fase di prevenzione».

Via: Gay.it
3 commenti