La guida cristiana agli acquisti anti-gay


Dagli Stati Uniti arriva una guida cristiana all'acquisto intelligente in vista di Natale che valuta una lunga lista di aziende attribuendogli un punteggio da una a cinque stelle. Ad essere stato preso in esame, però, non è tanto il rispetto dei diritti umani durante l'iter produttivo, quanto l'odio che l'azienda dimostra nei confronti della comunità lgbt. In altre parole, un marchio che riduce in schiavitù dei bambini indiani ma che si dice a favore della famiglia tradizionale è ritenersi meritevole, quelle che distribuisce le ricchezze ma che non ha problemi con i gay sono assolutamente da evitare.
La lista invita a non effettuare acquisti dall'Adidas, reputata troppo laica, o dall'Abercrombie & Fitch, rea di sostenere del matrimonio omosessuale. Anche Amazon va accuratamente evitato (il suo fondatore ha sostenuto attivamente il matrimonio egualitario) mentre a TJ Maxx, Marshalls e Merci viene risconosciuto il "merito" di non essersi mai pronunciati pubblicamente sull'argomento ma la "colpa" di aver ottenuto dalla Human Rights il punteggio massimo per la modalità con cui trattano i propri dipendenti gay.
Ed ancora, Apple viene criticata per aver variato una definizione omofoboca dal suo dizionario online, Sony è ritenuta troppo amichevole con il movimento gay ed American Express è accusata di sostenere il matrimonio egualitario. E poi, via via, critiche vengono riservate anche a Barnes & Noble, Best Buy, Costco, Gap, Old Navy, Banana Republic, The Home Depot, JC Penney, Levi Strauss and Co, Macy's, Microsoft, Target, TJ Maxx, Marshalls, Home Goods e Visa.
Nonostante nessuna azienda sia stata ritenuta meritevole del voto massimo, tra le più apprezzate troviamo DaySpring (impegnata nella causa pro-life, nella predicazione della sessualità bibblica e deòllla famiglia tradizionale), Foot Locker (lodata per la sua inclinazione alla comprensione biblica sulla sessualità e al riconoscimento del solo matrimonio tra uomo e donna), Lowe (apprezzata per le sue donazioni ai gruppi cristiani) e Samsung (apprezzata per non aver preso posizioni su temi come l'aborto o i diritti dei gay).

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