Utah: un giudice ha legalizzato i matrimoni gay, ma il governatore è già al lavoro per fermarli


«In applicazione della legge, il tribunale ritiene che il divieto dello Utah per la celebrazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso entri in conflitto con le garanzie presenti nella Costituzione degli Stati Uniti d'America. Le leggi attuali dello stato negano ai cittadini gay e lesbiche il loro diritto fondamentale a contrarre matrimonio e, nel farlo, umiliano la dignità delle coppie dello stesso senza alcun motivo razionale. Di conseguenza, il tribunale stabilisce che queste legge sono incostituzionali». È con queste parole che il giudice federale Robert J. Shelby ha sancito che il divieto ai matrimoni fra persone dello stesso sesso viola il XIV emendamento degli Stati Uniti, risultando incostituzionale.
Non appena è stata resa nota la sentenza, il comune di Salt Lake City ha cominciato a concedere le prime licenze matrimoniali sono molte le coppie gay e lesbiche accorse a sposarsi. Una fretta che non stupisce dato lo stampo conservatore dello stato e le dichiarazioni già rilasciate dal governatore -il repubblicano Gary Herbert- che si è subito scagliato contro la sentenza: «Sono molto dispiaciuto -ha dichiarato- che un giudice federale attivista cerchi di scavalcare la volontà dei cittadini dello Utah. Sto lavorando con i miei consulenti legali e il procuratore generale per capire come difendere il matrimonio tradizionale entro i confini dello Stato». Nel frattempo il produttore ha chiesto di interrompere la concessione delle licenze matrimoniali.
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