La pillola turca che "cura" l'omosessualità


«Solo l'identità sessuale è innata ed è possibile scegliere quali fermoni dare alla propria mante». È questa la presunta teoria presentata da un sito turco che ha messo in vendita una pillola chiamata Homofinal con cui sostengono di poter "curare" l'omosessualità.
Nel messaggio promozionale si sottolinea come la società sia omofoba e come basterebbe "diventare" etero per non dover subire violenze e discriminazioni. Ma non solo. Il sito arriva anche ad invitare i genitori ad acquistare le pillole e a nasconderle nel cibo dato ai figli qualora si sospetti che possano essere gay.
Secondo il sito è necessario un trattamento di almeno otto mesi (o più lungo se le pillole vengono nascoste nel cibo) prima che i soggetti inizino a provare attrazione verso entrambi i sessi. La composizione non sarebbe altro che una miscela di 11 erbe e radici.
Curioso, però, è osservare come si sia cercato di legittimare la "validità scientifica" di quelle pillole citando uno studio condotto in Svezia nel 2001, secondo il quale il cervello dei gay avrebbe alcune similitudini con quello del sesso opposto. Peccato, però, che le conclusioni di quella ricerca fossero volti a sostenere che l'omosessualità è innata (ossia l'esatto opposto di quanto asserito dal sito turco).
L'Associazione Psichiatriche della Turchia ha già fatto sapere di aver intrapreso azioni legali ed inviato reclami alle principali istituzioni a fronte di una pillola che sostiene di poter curare una "malattia" inesistente. Dalle associazioni lgbt turche, invece, sottolineano come il prodotto risulti stranamente già esaurito, ipotizzando che l'intera operazione possa essere una bufala volta a far credere alla popolazione che l'omosessualità possa essere "curata", il tutto al solo fine si alimentare disinformazione ed omofobia.
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