Liam Payne nella bufera per il suo supporto allo show omofobo


Liam Payne, uno dei membri degli One Direction, è finito nella bufera per aver espresso la propria stima nei confronti di Phil Robertson, patriarca del reality show statunitense "Duck Dynasty".
Incentrato sulle vita dei Robertson, una famiglia del sud degli Stati Uniti che ha costruito un vero e proprio impero vendendo prodotti per cacciatori, lo show è finito alla ribalta delle cronache quando Robertson paragonò l'omosessualità alla bestialità nel corso di un'intervista rilasciata lo scorso dicembre a GQ. Il disgustio dinnanzi a quelle parole ha provocato un immediato crollo del 28% di share, mentre Phil Robertson è stato inizialmente sospeso da parte del canale televisivo che trasmette la serie (salvo poi essere reintegrato in seguito alle proteste di alcuni fan).
È questo lo scenario su cui il musicista 20enne ha scelto di esprimere tutto il proprio sostegno a Phil Robertson attraverso il suo provilo Twitter, ritrovandosi conseguentemente a sostenere un omofobo dinnanzi ai suoi oltre 15 milioni di follower (tra cui probabilmente molti gay).
Scoppiato lo scandalo, Liam Payne ha sostenuto che essere un fan di una serie televisiva non significa necessariamente condividere tutto ciò che il cast dice, ma è innegabile che una simile presa di posizione (nel suo messaggio dice di amare Robertson, la sua famiglia e il suo giro di affari) in un momento così particolare dello show difficilmente avrebbe potuto avere reazioni diverse. Ancor più considerato che la stima è stata espressa nei confronti di una persona che interpreta sé stessa, non di un qualche attore che veste i panni stabiliti da uno sceneggiatore.
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