Carlo Taormina preferisce la 'ndrangheta ai gay


«L'omosessualità è una disgrazia che ognuno si vive per conto suo, standosene a casa propria. In Uganda ci possono essere esagerazioni ma si deve evitare di instillare nella società l'idea che l'omosessualità sia una cosa normale [...] Ho appreso con piacere quello che hanno deciso in Uganda, perché ci sono situazioni di esibizionismo che vanno giustamente condannate. Questa gente non solo è omosessuale ma fanno certe esibizioni, vogliono un prototipo di società che non va bene. Perché si deve fare propaganda gay? Io non faccio quella etero. L'omosessuale bisogna rispettarlo finché non rompe i coglioni. Rispetto a quello che facciamo noi ha fatto bene Museveni. Quale è il problema dei 14 anni di carcere se uno è incorreggibile? Ha detto che sono disgustosi? Allora sono ugandese pure io, la penso come il presidente ugandese. Le famiglie mafiose sono esecrabili sotto il profilo della criminalità, ma sui principi sono un po' diverse dagli omosessuali. Gli 'ndranghetisti hanno principi più saldi sulla famiglia, non fanno confusione sui sessi. Questo ce l'hanno. Poi se trovo uno della 'ndrangheta frocio me la prendo pure con lui». È quanto dichiarato Carlo Taormina, avvocato ed ex deputato di Forza Italia, in un'intervista al programma radiofonico "La Zanzara" di Radio 24.
Se c'è da rabbrividire all'idea di un avvocato ed ex deputato che ha più rispetto per le associazioni mafiose che per l'amore fra i cittadini che vivono nella legalità, le sue affermazioni non sono certo una novità assoluta. Già lo scorso anno riservò insulti gratuiti ai gay, vantandosi di discriminarli sul posto di lavoro e sostenendo che «se è discriminazione me ne frego».
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