Diamo un calcio all'omofobia


Ricalcando la campagna ideata lo scorso settembre in Inghilterra, Paddy Power e la Fondazione Cannavò (in collaborazione con Arcigay e Arcilesbica) hanno lanciato un'iniziativa nazionale contro l'omofobia nello sport. L'invito rivolto a tutti gli sportivi è di indossare dei laccetti con i colori della bandiera rainbow, simbolo del proprio supporto a tutti quegli atleti che nel nostro Paese non hanno trovato le condizioni per poter vivere apertamente il proprio orientamento sessuale. Il testimonial dell'iniziativa è Davide Moscardelli, attaccante del Bologna F.C.
In un comunicato congiunto, Flavio Romani (Arcigay) e Paola Brandolini (Arcilesbica) hanno commentato: «La lotta contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia non ha come unico obbiettivo la richiesta di una norma penale che punisca gli atti di violenza, i cosiddetti crimini d'odio. In questi mesi di intenso dibattito fuori e dentro le aule del Parlamento sull'estensione della legge Mancino, Arcigay e Arcilesbica, assieme alle altre associazioni e ai collettivi che compongono il movimento LGBT (lesbico, gay, bisex e trans), non hanno mai smesso di operare sul versante sociale e culturale, tentando di modificare i contesti e lavorare sull'origine della discriminazione, dell'ostilità e della violenza nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans. Le scuole, l'Università, i luoghi di lavoro, la pubblica amministrazione, i servizi sanitari e sociali: sono tutti ambiti nei quali tentiamo da tempo e costantemente di imprimere un cambiamento, nella convinzione che affrontare la questione dei crimini d'odio significhi innanzitutto modificare i contesti, educarli a una visione plurale delle identità e degli orientamenti, sgretolando le barriere che marginalizzano le persone LGBT costruendo per loro ambienti favorevoli all'espressione piena della propria individualità, che comprende non solo gli amori, i desideri, le relazioni, ma anche le idee, la creatività, il talento. Oggi, grazie alla Fondazione Cannavó e a Paddy Power, questa intenzione trova la possibilità di prendere forma nei campi da gioco e arriva a fare breccia perfino nel nostro sport nazionale, il calcio. La campagna chiede agli atleti e alle atlete di farsi portatori di un messaggio e protagonisti in prima persona nel cambiamento di un contesto più volte denunciato come problematico sul piano delle discriminazioni, non solo nei confronti di gay, lesbiche e trans. Agli sportivi chiediamo, attraverso il gesto semplice dell'indossare dei laccetti arcobaleno alle proprie scarpe, di abbattere uno steccato e di contribuire all'empowerment delle persone LGBT nei campi da gioco, nelle tribune degli stadi e dei palazzetti, nelle case di tanti tifosi. Lo sport, d'altronde, elegge da sempre i propri campioni, modelli di uno stile di vita sano, di buone ambizioni e di mete raggiunte con l'impegno, l'orgoglio e la lealtà. A questi campioni oggi chiediamo di conquistare una nuova medaglia, di tutti i colori, che premi il calcio per aver contribuito a sconfiggere l'omotransfobia».
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