La giustizia è qualcosa che viene dal cuore


Matteo è un affezionato lettore, ha diciannove anni e vive vicino a Firenze. In più occasioni ha collaborato con le sue segnalazioni, ma oggi ha chiesto di poter condividere un pensiero nato dopo l'aver costatato il tenore omofobo dei commenti che sui social network hanno seguito il fermo di Vladimir Luxuria a Sochi. Ecco le sue parole:

Spesso, nei commenti su Facebook o nei discorsi di alcune persone, si sente dire che non è giusto protestare per le leggi sulla propaganda gay russe durante le Olimpiadi di Sochi perché bisogna avere "rispetto" per un evento sportivo di tale importanza o perché bisogna avere "rispetto" per le leggi di un determinato paese.
Io credo invece che prima di tutto bisogna avere rispetto per le persone, altrimenti non ha più valore rispettare altre cose. Se tutti avessero pensato come quelle persone, l'umanità non avrebbe mai progredito.
Oggi dovrebbero esserci gli schiavi, perché la legge un bel po' di anni fa lo permetteva, e quindi la gente avrebbe dovuto avere "rispetto" per la legge vigente allora, e quindi non chiederne l'abolizione.
Oggi le donne non dovrebbero poter votare, perché una volta era così la legge, e quindi le suffragette non avrebbero dovuto protestare, perché bisogna "rispettare" la legge.
Gli Alleati non avrebbero dovuto liberare l'Italia, perché la dittatura e lo sterminio di ebrei, omosessuali e altri prigionieri nei campi di sterminio era permesso dalla legge, e gli Alleati avrebbero dovuto avere "rispetto" delle leggi negli altri paesi.
Ma ci rendiamo conto di quello che diciamo?
La giustizia è qualcosa che viene dal cuore. Una cosa non è giusta esclusivamente perché è scritta in un foglio e così deve essere e bisogna rispettarla con le bende sugli occhi senza usare il cervello.
Le leggi sono per liberare l'uomo, non di certo per imprigionarlo. Le Costituzioni e la Carta dei diritti fondamentali dell'uomo respirano e hanno un'anima, non sono cose amorfe o astratte.
Se qualcosa non la riteniamo giusta, aldilà che avvenga vicino o lontano da noi, la dobbiamo dire, magari pacificamente, ma dobbiamo dirlo. Se qualcuno è più in difficoltà di noi, è bello mostrare solidarietà.
Bisogna lottare sempre per quello in cui si crede. Sempre.
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