La governatorice dell'Arizona ferma la legge discrimina-gay


«Non ho mai avuto notizia di un solo caso in Arizona dove la libertà religiosa di un'impresa sia stata violata e il disegno di legge, così com'è stato formulato, potrebbe portare a conseguenze indesiderate e negative». È con queste motivazioni che la governatrice Jan Brewer ha posto il suo veto sull'entrata in vigore della contestatissima legge (votata dalla maggioranza del senato) che avrebbe permesso a tutti i commercianti di rifiutare beni o servizi alle coppie legati da un'unione non confacente alle loro credenze religiose.
Durante il dibattito in aula, il promotore Steve Yarbrough aveva sostenuto l'intenzione di voler anticipare eventuali casi analoghi a quanto avvenuto in New Mexico, dove un fotografo venne ritenuto colpevole di discriminazione per essersi rifiutato di fotografare una coppia gay.
ma se l'obiettivo era di colpire i gay, la formulazione della norma lasciava aperti molti altre possibili interpretazioni (permettendo discriminazioni anche sulla base di sesso, età, razza, etnia...). È questo il motivo che ha spinto la NFL ad annunciare la propria intenzione di non disputare il SuperBowl del 2015 in Arizona nel caso di entrata in vigore della norma, così come non sono mancati appelli da parte di aziende come la Apple. Anche il senatore repubblicano John McCain, l'ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney ed segretario di Stato John Kerry hanno fortemente criticato la legge.
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