Uganda: dopo l'approvazione della legge incarcera-gay, un giornale pubblica i nomi di 200 omosessuali


Era il 2010 quando il giornale ugandese Red Pepper pubblicò una lista dei gay più influenti del paese. L'iniziativa venne poi replicata l'anno successivo anche dal Rolling Stone (che a dispetto del nome non ha nulla a che vedere con la nota rivista statunitense), pronto a sostenere che gli omosessuali avevano un piano per reclutare un milione di bambini entro il 2012. La vicenda finì in tribunale ed i giudici sancirono che nessun quotidiano avrebbe più potuto mandare alle rotative simili liste di prescrizione, peraltro associate a veri e propri incitamenti alla violenza.
Ma a meno di ventiquattr'ore dalla firma presidenziale dell'assurda legge che introduce l'ergastolo per i gay, il Red Pepper è tornato a pubblicare in prima pagina una lista dei nomi di 200 gay che vivono nel Paese.
Nella lista compaiono
Sotto al titolo di di «Scoperti!», compaiono i nomi e le fotografie di noti attivisti lgbt (tra cui Pepe Julian Onziema, uno dei maggiori oppositori alla norma) ma anche una popolare star hip hop ugandese e di un prete cattolico. «È tornata la caccia alle streghe dei media» ha scritto su Twitter Jacqueline Kasha, una attivista per i diritti lgbt anch'essa inclusa nella lista.
Nel frattempo l'alto commissario delle Nazioni Unite, Navi Pillay, ha sottolineato come la legge istituzionalizzerà la discriminazione e potrebbe ben presto incoraggiare molestie e violenze ancor maggiori nei confronti dei gay.
4 commenti