Dai dati Istat emerge la paura di dichiararsi


L'Istat ha diffuso i dati del primo censimento che ha tentato di fotografare le coppie gay che convivono sotto lo stesso tetto. I dati parlano di 7.513 coppie, di cui 529 con almeno un figlio. La distribuzione geografica è di 3.133 coppie che vivono nel nord-ovest, 1.584 nel nord-est, 1.530 al centro, 880 al sud e 386 nelle isole.
In una nota congiunta le associazioni gay hanno sottolineato come il dato appaia «sottostimato» a causa dello «stigma sociale e istituzionale che circonda queste famiglie» e che «fa loro temere di essere visibili». Non a caso la distribuzione geografica mostra numeri più bassi laddove il clima sia è omofobo. Al contempo viene sottolineato anche come l'indagine abbia preso in considerazione solo le coppie che convivono, senza contemplare i gay che hanno un partner fisso pur senza abitare sotto lo stesso tetto.
Dello stesso avviso è anche la la dottoressa Linda Sabbadini, direttrice del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell'Istat, secondo la quale si è di fronte ad «un dato che fotografa la difficoltà delle coppie gay a dichiararsi».
L'augurio delle associazioni è che «per agire in maniera efficace e prendere decisioni politiche basate sui fatti e non sui pregiudizi, auspichiamo che all'Istat, e non solo, siano fornite risorse adeguate per poter compiere nuove indagini fondamentali, come quella condotta nel 2011 finanziata dal Dipartimento per le pari opportunità, sulla popolazione omosessuale nella società italiana, tese a conoscere le vite, i bisogni e le discriminazioni subite dalle persone lbtbi e ad allargare la conoscenza delle famiglie di persone lesbiche, gay e trans».
2 commenti