La Bayer citata in giudizio dopo aver negato i benefici pensionistici ad un coniuge gay


Siamo in Connecticut, negli Stati Uniti. Dopo aver condiviso tredici anni di vita insieme, Gerald Passaro e Thomas Buckholzsi sono sposati nel novembre 2008. Quest'ultimo morì nel gennaio del 2009 e suo marito chiese alla Bayer i benefici che erano previsti dal piano dal piano pensionistico dell'azienda in cui il coniuge defunto aveva lavorato per oltre vent'anni. La richiesta, però, venne rigettata dato che la Bayer decise di appellarsi al Defense of Marriage Act, la legge che permetteva di non riconoscere i matrimoni gay contratti in altri stati.
Ora che la Corte Suprema degli stati Uniti ha sancito l'incostituzionalità di quella norma, Passaro è tornato a chiedere ciò che gli era stato negato semplicemente sulla base del suo sesso. Peccato, però, che la risposta sia tata un nuovo rifiuto. Da qui la sua decisione di citare in giudizio il colosso farmaceutico.
A seguirlo in tribunale sarà la Gay & Lesbian Advocates & Defenders, il cui direttore ha dichiarato: «Nonostante il Defense of Marriage Act sia stato dichiarato incostituzionale, la Bayer continua a negare i diritti di Passaro . Tutto questo nonostante il loro piano pensionistico offra vantaggi a tutti i coniugi viventi».
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