La Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti apre ai matrimoni gay


Ieri, con 429 voti a favore e 175 contrari, l'Assemblea Generale della Presbyterian Church U.S.A. si è espressa per la modifica della definizione di matrimonio da «unione tra un uomo e una donna» ad «unione tra due persone». Con 371 «sì» e 238 «no» si è anche scelto di permettere ai pastori la celebrazione di matrimoni fra persone dello stesso sesso in tutti quegli stati in cui la legge prevede il matrimonio egualitario.
Per divenire definitiva, la decisione dovrà essere ora approvata anche dai 172 organismi regionali della Chiesa (il tutto attraverso un lungo processo che potrebbe richiedere mesi).
«Continueremo a pregare che affinché la maggior parte dei nostri 172 presbiteri confermi che tutte coppie di innamorati debbano potersi rivolgersi alla propria chiesa quando si sentiranno pronti a sposarsi», ha commentato il direttore dell'associazione More Light Presbyterians.
La Presbyterian Church U.S.A. è la più importante e numerosa Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti, che rappresenta circa 2 milioni di fedeli. Una simile proposta era stata respinta nel 2012. Dal 2011 gay e lesbiche sono stati ammessi al sacerdozio. Quasi la metà del loro clero è dislocato aree in cui le coppie dello stesso sesso possono legalmente sposarsi.
3 commenti