Il profilo più seguito su Vine è un sedicenne omofobo pronto a sostenere che l'hiv colpisce solo i gay


Nash Grier è un sedicenne della Carolina del Nord. Con i suoi 8,3 milioni di follower risulta la persona più seguita su Vine, superando di gran lunga celebrità come Ariana Grande (2,4 milioni), Ellen DeGeneres (2 milioni) e Wiz Khalifa (1,7 milioni). Peccato che i numeri generati dall'esibizionismo personale non sempre vadano di pari passo con l'intelligenza.
L'adolescente, infatti, è finito nella bufera dopo aver registrato un video omofobico che mostra alcune immagini tratta da uno spot televisivo che ricordava come il test dell'HIV non sia una cosa da gay. Ed è a quel punto che si è inserito nel video per affermare «Certo che lo è» prima di urlare a squarciagola: «Fro**ci!». In chiusura lo so vedere con uno sguardo compiaciuto per quando appena pronunciato.
Non è la prima volta che l'adolescente viene accusato di lanciare messaggi omofobi, ma la sua prassi è sempre stata quella di cancellare ogni prova non appena scoppiata la polemica. Questa volta, però, il youtuber Tyler Oakley ha salvato il video prima che il giovane potesse occultarlo (così come puntualmente ha fatto) ed ha commentato: «Il propagandare il falso e dire ai suoi milioni di follower adolescenti che l'HIV colpisce solo i gay è estremamente pericoloso».
Grier è ricorso alla carta del vittimismo, registrando su YouTube un video in cui si mostra con fare strafottente mentre critica quelli che lui bolla come «commenti d'odio». Evidentemente senza il benché minimo pudore, si è lanciato anche nell'affermare: «Per favore, non ascoltate quei commenti. A chi li scrive dico di pensare prima di parlare. Se non avete qualcosa di utile o di significativo da dire, allora non dirlo».
Ma al di là della dimostrazione pratica di come i bulli siano solo dei codardi che cercano di ottenere ragione attraverso la violenza (verbale o fisica), il caso solleva anche il problema di una nuova modalità di comunicazione che porta dei ragazzini brufolosi a poter esercitare una forte influenza su milioni di coetanei. Il tutto grazie a criteri che spaziano dall'esibizionismo alla strafottenza, ma quasi mai la competenza o all'intelligenza. Non a caso i suoi "fan" non hanno remore a dire che son lì per i suoi occhi azzurri, peccato che poi lo prendano ad esempio...
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