L'Indonesia al voto. Uno dei due candidati vuole «sradicare l'omosessualità» dal Paese


Oggi in Indonesia si stanno svolgendo le elezioni presidenziali: la sfida è tra Joko Widodo, candidato democratico a favore della difesa delle minoranze, e Prabowo Subianto, erede della dittatura ed alleato degli integralisti islamici.
In un'intervista rilasciata a Il Grande Colibrì, Teguh (direttore dei settori educazione e organizzazione di Suara Kita, un'associazione lgbt che si concentra sul giornalismo) denuncia come il gruppo estremista Islamic Defenders Front (FPI) abbia fatto richieste precise a quest'ultimo: «Al primo punto del loro programma, chiedono a Prabowo di considerare i valori islamici come il fondamento ideologico dello stato. E al secondo, vogliono che sradichi l'omosessualità, considerata immorale come le droghe e il gioco d'azzardo».
L'esito delle urne appare incerto: «La classe media è spaventata da Prabowo -dichiara Teguh- Se vince Jokowi, non gli succederà nulla, potranno continuare a gestire i propri affari correttamente, semplicemente seguendo le leggi Ma se vince Prabowo le loro attività diventeranno difficili, avranno bisogno di intermediari per facilitare i propri affari». I sondaggi lo danno per vincitore, ma la loro attendibilità è messa in discussione: «Sul voto influiscono molti fattori, ma forse sono solo un'illusione: Prabowo è sostenuto da due grandi società che controllano una grande parte del settore dei media, mentre Jokowi è sostenuto solo da una società di media».
Solo su un dato pare esserci certezza: le elezioni indonesiane di oggi potrebbero cambiare il destino di milioni di persone dentro e fuori l’Indonesia. Il gigante del sud-est asiatico, infatti, conta ben 237 milioni di abitanti e 13.466 isole.
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