Sancita l'incostituzionalità del divieto alle nozze gay nella Contea di Monroe, in Florida


Il giudice Luis Garcia, del sedicesimo distretto giudiziario dello stato Florida, ha sancito l'incostituzionalità dell'emendamento costituzionale approvato nel 2008 che riconosceva il matrimonio come l'unione esclusiva fra un uomo ed una donna.
La sentenza è stata pronunciata in seguito al ricorso presentato da una coppia che denunciava come quel divieto li rendesse cittadini di serie B. Dato che i denuncianti non hanno portato in tribunale anche lo stato, la sentenza si applicherà solo nella Contea di Monroe (che include anche le celebri Flora Keys). Qualcosa di simile accadde lo scorso febbraio, quando la giudice Sharon Johnson Coleman dichiarò incostituzionale il divieto alle nozze gay dell'Illinois con una sentenza che poté essere applicata nella sola Contea di Cook.
La decisione imporrà all'ufficiale di stato civile della Contea il rilascio delle sentenze matrimoniali alle coppie formate da persone dello stesso sesso già a partire dal 22 luglio. Processi simili sono in corso in altri due tribunali della Florida, motivo per cui le loro sentenze potrebbero espandere all'intero stato una decisione simile.
Dal canto suo il Procuratore Generale dello stato, Pam Bondi, ha già presentato ricorso contro la sentenza, sostenendo che la quantità di casi simili in discussione nelle aule dei tribunali richieda un parere definitivo da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti. Secondo la donna e secondo alcuni gruppi anti gay, l'emendamento è da ritenersi valido anche se incostituzionale dato che è stato approvato per via referendaria.
Il candidato democratico al posto di governatore, Charlie Crist, ha preferito commentare la sentenza twittando: «Questo è un grande passo verso l'uguaglianza in Florida #LoveisLove».

Nel frattempo anche in altri Stati la giustizia sta facendo il suo corso. La Corte d'appello di Denver ha dichiarato incostituzionale un altro emendamento costituzionale (questa volta dell'Oklahoma) confermando la sentenza pronunciata il 14 gennaio scorso dal giudice Kern. La stessa Corte aveva dichiarato incostituzionale il divieto nello stato Utah, confermando la decisione del giudice Shelby del 20 dicembre scorso. Per il principio dello stare decis, la decisione presa precedentemente vincola la stessa corte per il futuro.
Inoltre stanno per scadere i termini entro cui la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sulla richiesta avanzata dallo Utah per la sospensione di 1308 matrimoni già celebrati: se la decisione non arriverà entro lunedì, lo stato li dovrà riconoscere.
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