Carlo Tavecchio è il nuovo presidente Figc. Arcigay: «Non poteva esserci una scelta peggiore»


L'elezione di Carlo Tavecchio alla carica di presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio non è piaciuta a molti, ancor più se si pensa alle sue uscite razziste e sessiste (in merito ai giocatori stranieri disse che «prima mangiavano banane» mentre riguardo alle donne ironizzò che il programma più giusto per il calcio femminile si sarebbe dovuto intitolato «Spogliati e gioca»).
Il presidente nazionale di Arcigay ha commentato come la sua elezione rappresenti «una sconfitta, un terribile autogol». Secondo Flavio Romani, infatti, «Nonostante il passato tutt'altro che esemplare, il razzismo e il sessimo esibiti senza vergogna, il signor Tavecchio raggiunge uno dei ruoli più importanti del sistema sportivo nazionale: così il Paese abbandona ogni buona intenzione e ogni tentativo di imboccare la strada della meritocrazia. Non solo: in un ambiente dall'alto valore formativo come quello sportivo, l'elezione di un uomo senza spessore a una carica di questa importanza racconta l'incapacità, nonostante i tanti episodi di violenza e discriminazione, di mettere al centro l'etica e la responsabilità sociale. Al contrario come spesso capita in questo Paese, sembrano vincere i segreti accordi, le convenienze, i furbi [...] Da anni guardiamo al calcio professionistico come interlocutore e alleato nella lotta contro le discriminazioni. L'elezione di Tavecchio suona da questo punto di vista come una brusca frenata e rischia di condannare lo sport italiano all'arretratezza e all'incultura. Non poteva esserci una scelta peggiore».
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