La Russa propone l'inserimento di un esplicito divieto ai matrimoni gay nella Costituzione


Ignazio La Russa ha presentato un progetto di legge costituzionale volto a modificare l'articolo 29 della Carta Fondamentale al fine di inserire un esplicito divieto divieto ai matrimoni gay. Il nuovo testo, infatti, prevederebbe che la famiglia si fondi «sul matrimonio contratto da persone di sesso diverso», che «l'adozione è consentita ai coniugi uniti in matrimonio» e che la legge possa stabilire «i vicendevoli diritti e doveri di coloro che, pur senza contrarre matrimonio, assumono l'impegno di convivere stabilmente».
«Se vogliamo ritornare ad un sereno dibattito sui temi delle coppie di fatto, delle unioni gay e delle adozioni, bisogna inserire in Costituzione alcuni principi fondamentali, al di fuori di ogni equivoco e strumentalizzazione», ha dichiarato su Facebook.
Proprio in questi giorni un sondaggio dell'Unione Europea ha mostrato come il Vecchio Continente appaia diviso in due aree: una occidentale più liberale che riconosce le famiglie gay, l'altro rappresentata dai Paesi dell'ex-Urss dove le nozze gay sono vietate costituzionalmente. Veniva anche segnalato come in termini di diritti civili l'Italia apparisse più vicina al secondo gruppo che ai paesi più avanzati, così come la presenza i politici più omofobi d'Europa.
Il progetto di legge di La Russa pare voler dare piena ragione a quei dati, dimostrando la chiusura della politica nostrana e catapultando il Bel Paese fra i Paesi dell'est europeo. Allo stesso tempo viene implicitamente dichiarato che il presunto divieto costituzionale alle nozze gay sventolato negli ultimi anni dalla destra (attraverso una reinterpretazione del termine «naturale») in realtà non sia tale, altrimenti non ci sarebbe certo bisogno di introdurre quelle modifiche costituzionali.
9 commenti