Yulia Volkova (ex-Tatu): «Essere gay è sbagliato, essere lesbica è giusto»


Hanno del surreale le dichiarazioni rilasciate da Julia Volkova (ex-membro del duo russo Tatu) nel corso di un'intervista televisiva su STB (la terza emittente ucraina per share). Dichiaratemene bisessuale, la cantante ha sostenuto posizioni decisamente bizzare in tema di omosessualità.
Quando l'intervistatore le ha chiesto se condannerebbe un figlio gay, ha prontamente risposto: «Sì,lo condannerei. Perché credo che un vero uomo debba essere un vero uomo. Dio ha creato l'uomo per la procreazione, è la natura. L'uomo per me è il sostegno, la forza. Non accetterò mai figlio gay».
A quel punto gli è stato fatto notare che aveva precedentemente detto che non le dispiacerebbe avere una figlia lesbica e che sosteneva quella fosse una forma di libertà. A quel punto Volkova ha replicato: «Questo vale solo per una figlia, non un figlio».
«Quindi pensa che la libertà valga solo per le donne?», gli è stato chiesto. «Penso che per gli uomini sia una cattiva libertà. Al giorno d'oggi vi è un gran numero di ragazze frivole e la libertà di un uomo è nel fotter**si un gran numero di queste ragazze. Un uomo non ha il diritto di essere un fro**io. Due ragazze che stanno insieme non sono la stessa cosa di due uomini insieme. Mi sembra che le lesbiche appaiano esteticamente molto più belle di due uomini nel tenersi la mano o nel baciarsi».
Pensieri assursi, ma accolti da grandi applausi da parte del pubblico in studio. La cantante ha poi aggiunto: «Ho molti amici gay. Credo che essere gay sia un po' meglio rispetto all'essere assassini, ladri o tossicodipendenti».

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