Matrimoni gay: Grosseto annulla la prima trascrizione, Milano sfida Alfano e trascrive sette matrimoni


Un vizio procedurale ha portato all'annullamento della sentenza di Grosseto e la circolare di Alfano ha rappresentato il colpo di grazia: è così che la prima trascrizione di un matrimonio gay contratto all'estero, dalla quale è partita l'onda che ha investito numerosi comuni italiani, è stata annullata. «Il prefetto, nell'invito che ci ha spedito dopo le parole del ministro Alfano, ha allegato la sentenza e quindi non potevamo fare altrimenti», ha dichiarato il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi.

Eppure la speranza è l'ultima a morire e fanno ben sperare i numerosi sindaci che hanno deciso di ribellarsi al volere del Viminale. Fra loro figura anche Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, che proprio oggi ha annunciato su Facebook: «Oggi pomeriggio ho firmato personalmente, in qualità di ufficiale di Stato Civile, la trascrizione di sette matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all'estero».
il primo cittadino del capoluogo lombardo ha anche precisato: «Si tratta di un atto nel pieno rispetto della Legge che prevede questo obbligo quando si tratta di matrimoni celebrati legittimamente secondo le norme dei Paese in cui si sono svolti. Spero che quanto stanno facendo in questi giorni molti sindaci serva anche a sollecitare il Parlamento a varare una legge nazionale che possa superare ogni forma di discriminazione».
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