The Naked Handstander, nudo per il mondo contro l'obsolescenza programmata


Nel 2005 Matt Harding raggiunse fama mondiale grazie ad un video che lo mostrava impegnato in una curiosa danza davanti ai più famosi monumenti di svariate località del mondo. Da quel momento apparve chiaro a tutti che come possibile creare materiale virale semplicemente compiendo gesti insoliti in luoghi ancora più in soliti.
Quella pare sia la chiave scelta anche dal creatore del progetto The Naked Handstander, intenzionato ad ottenere visibilità per la sua denuncia contro l'obsolescenza programmata attraverso la pubblicazione di una serie di scatti che lo ritraggo nudo e a testa in giù nelle più svariate località del mondo.
L'obsolescenza programmata è una politica industriale volta a definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da renderne la vita utile limitata a un periodo prefissato (rendendolo inservibile o "fuori moda") in modo da giustificare l'entrata nel mercato di un modello nuovo.
Il collegamento con gli scatti non appare così evidente (seppur l'autore sottolinei come quelle immagini mostrino la bellezza del mondo in cui viviamo) anche se è facile pensare che possano ottenere maggiore visibilità e popolarità rispetto ad una denuncia più tradizionale. Innegabile, infatti, è come la navigazione internet ci conduca spesso a provare più curiosità sul perché un ragazzo mostri le proprie natiche nel bel mezzo di un deserto rispetto alla lettura di documenti legati a termini cacofonici, magari portandoci poi ad approfondire quei temi. Insomma, è un po' come con l'Ice Bucket Challenge che, pur avendo poca attinenza con la SLA, ha portato quella patologia all'attenzione di milioni di persone...

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